29 dicembre 2021
Dante Francani
Il cantautore, musicista e autore abruzzese dice sì e aderisce al nostro contest solidale #IOCISONO
“Io, ci sono” a dirlo è il cantautore Dante Francani, aderendo al contest #IOCISONO, progetto nato dall’idea dell’avv. Giuliano Maffei (Presidente della Fondazione Stella Maris IRCCS) e Giovanni Niccolai.
Dante Francani è un cantautore, musicista e autore, di Roseto degli Abruzzi (Te) che lavora come operaio metalmeccanico in una importante azienda del teramano.
Dante e’ nato ad Atri (Teramo) il 17/10/1974, sposato e padre d’una bambina.
“ PINDARO “ è il titolo del brano, ossia del mattoncino musicale, che questo artista aveva scritto per sua figlia ed oggi dedica a tutti i bambini e i ragazzi di Stella Maris a sostegno del Progetto del Nuovo Ospedale.
E’ una canzone molto bella e significativa che con un’armonia dinamica, attraverso le note e le parole così delicate come un cuore, ci fa vivere immediatamente l’esperienza della leggerezza e della libertà del volo che tutti noi, attraverso anche il sogno ad occhi aperti, abbiamo certamente vissuto, almeno da bambini.
Bellissime sensazioni che ci portano dentro gli attimi consistenti che descrive.
Viene proprio la voglia di recuperare l’intero brano su internet per emozionarci ancora di più nel suo ascolto integrale.
Dante Francani è un vero talento. Questa capacità empatica è propria dei grandi autori e Dante, anche con la sua intensità vocale, lo è sicuramente.
Egli è un cantautore che ha ancora molte cose belle da esprimere e pubblicare, specialmente quelle che artisti come lui tengono per anni nel cassetto, come un buon vino, come una bella poesia.
Sarebbe bello che qualche interprete che cerca cose speciali andasse a rovistare e curiosare nei suoi cassetti. Forse, farebbe degli ottimi incontri. Sicuramente vi troverebbe parole chiare e precise che accarezzano la ragione ed il cuore.
Grazie anche a quello che viene definito “l’orecchio assoluto” Dante inizia a studiare il pianoforte classico all’ eta’ di otto anni. A diciotto anni consegue la maturita’ scientifica.
Dante ama scrivere canzoni (testi e musica) durante le pause pranzo.
Questo suo amore per la musica e la scrittura l’ha accompagnato tutta la vita e l’ha portato spesso a partecipare a vari concorsi e premi musicali di cui è stato anche vincitore assoluto.
Tra i vari riconoscimenti ricevuti, si ricordano il Premio Musicultura 2014 allo Sferisterio di Macerata con il brano “Tuta blu o La ballata dell’operaio”, il Premio Lunezia 2015 con la bellissima “ Pindaro” nella sezione autori di testo e il Festival Musica Controcorrente 2015 (1° sezione autori di testo, terzo nella categoria inediti). Inoltre, finalista al Premio Bindi 2015 e al Premio Pierangelo Bertoli 2015.
Ha vissuto sempre come un grande onore l’aver potuto aprire i Concerti di Claudio Lolli, Max Gazze’, Teresa De Sio, Gino Paoli, Eugenio Finardi, Enzo Gragnaniello.
Oltre a vari Concerti ed esibizioni Live, si è esibito in Concerto insieme a Goram Kuzminac ed Edoardo De Angelis, e con i Musici di Francesco Guccini.
I suoi pilastri musicali abbracciano tutto il cantautorato italiano, con un occhio di riguardo per Fabrizio De Andre’, Francesco Guccini, Pierangelo Bertoli e Franco Battiato, che nella sua produzione artistica si respirano.
DISCOGRAFIA
Album: Dante Francani
Singoli:
Tuta blu o La ballata dell’operaio
Pindaro
Terra d’Abruzzo
Non mi rappresentate
Annarosa
Terra amar
Ode al cantautorato
Barabba
Canzone dell’uomo di mare
Tonino il Montepulciano
Ode all’anarchia
Omaggio
Rosaria
L’alieno
PINDARO
(Musica e parole di Dante Francani)
Son tante quelle notti in cui ripenso
a come da bambino spensierato
volavo su nel cielo come un falco
bastava chiuder gli occhi e ci riuscivo.
Planando sopra a un prato trasmigravo
nel corpo di un atletico stambecco
scalavo le pareti del Gran Sasso
guardando il panorama mozzafiato.
E ancora oggi riesco a volare
da fermo restando seduto
e insegno a mia figlia il sublime segreto
del comunicar stando muto,
le insegno a sentire le squame
crescere sopra al suo corpo
quando si tuffa nel mare ammirando
un fondale o un corallo contorto.
Mia madre mi sgridava preoccupata
per riportarmi con i piedi a terra
ma la mia mente scollegata e in trans
ma non di certo in guerra
tornava poco a poco a decollare
come il vento divorava le distanze
per scoprire luoghi ameni e paradisi
in emisferi traboccanti di speranze.
E ancora oggi riesco a volare
lo ammetto m’aiuto col vino
non vedo l’ora d’aspettar con mia figlia
giu’ in spiaggia che venga mattino
per guardar quella palla di fuoco
emergere piano dal mare
da madre affettuosa diffonder calore
alla flora e alla vita animale.
Son tante quelle notti in cui rivedo
Rosanna canticchiar le mie canzoni
non piu’ preoccupata anzi fiera
del suo Pindaro distratto e dei suoi voli……
E ancora oggi riesco a volare
prendendo un po’ a calci il cervello
la pace nel mondo il disarmo totale
di Pindaro il volo piu’ bello
non piu’ una cultura stagnante
che intorpidisce la mente
non piu’ una politica sterile
ma volta solo a servire la gente.